Se sei a Procida per una vacanza o una gita devi provare almeno uno dei tanti ristoranti. In questa guida tratteremo dei cibi tipici e a quali ristoranti andare almeno una volta.
Procida è un piccolo gioiello colorato che si trova a meno di un’ora di aliscafo da Napoli. E’ meno conosciuta delle isole di Ischia o di Capri e anche per questo il turismo su quest’isola è una scoperta relativamente più recente, ma è una delle testimonianze più significative di quel modo di costruire che si rifà all’architettura mediterranea. Tra i posti da visitare, non si possono non menzionare il Santuario di Santa Maria delle Grazie, il Monastero di Santa Margherita, la Terra Murata, la Corricella o Marina Grande Sent’ Co che è il luogo strategico che accoglie i turisti appena arrivati in questo paradiso e dove non manca nulla. Qui si trovano anche vari ristoranti in cui è possibile degustare i piatti tipici del luogo.
I piatti tipici di Procida
Sedendosi al tavolo di un ristorante, ci si chiede quali siano i migliori piatti caratteristici da assaggiare. Sfogliando il menù si nota come i protagonisti indiscussi della gastronomia procidana sono il pesce fresco, i limoni, ma anche del buon coniglio.
Per quanto riguarda i primi, sono molto apprezzati gli spaghetti ai ricci che testimoniano lo stato di salute del mare dell’isola. E’ un piatto semplice e genuino, ma al tempo stesso di grande impatto e dal gusto deciso che si sposa bene con un bicchiere di vino bianco.
I primi piatti
I posti migliori dove ordinare gli spaghetti sono da Girone o da Caracalè, entrambi vicino il mare. E se si sta rientrando per il pranzo, ma si ha voglia di una buona pizza con un’ottima lievitazione, ci si può fermare a consumarla sempre da Girone.
Ritornando ai primi che profumano di mare, bisogna menzionare i paccheri con totani e peperoni verdi da assaggiare da Mariano che li prepara con i peperoni coltivati direttamente nel suo orto. Altro cavallo di battaglia di Mariano sono gli spaghetti con alici, pomodorini e pecorino, un abbinamento un pò insolito ma vincente.
I secondi piatti
Ii secondi del menù di Tuna, merita di essere degustata la palamita con erbette. La palamita è il tonno dei poveri, ma arricchisce il palato ed è ottimo anche alla griglia o all’acquapazza. Un’altra tipica portata da sperimentare e che mette d’accordo tutti grazie ai suoi ripieni differenti, quindi ideale anche per i palati più esigenti, è la seppia ripiena. Oltre alla seppia si trovano ripieni anche i calamari, con una farcitura a base di pane ammollato, grana, pecorino romano, basilico, uova e gli immancabili tentacoli dei calamari. Il tutto accostato a un buon vino bianco che viene utilizzato anche durante la cottura per sfumare, come si può constatare nelle cucine di La Pergola o da Crescenzo.
Tralasciando un pò il pesce, merita di essere nominato il coniglio alla procidana che è molto simile al coniglio alla cacciatora; generalmente è servito con del vino rosso e viene preparato divinamente in quasi tutti i ristoranti e le trattorie della zona.
I contorni
I contorni sono anche molto gustosi e sani, perchè quasi tutti utilizzano ortaggi del proprio orto o comunque coltivati in zona. Melanzane alla parmigiana, verdure in agrodolce o grigliate e insalate varie. Un’insalata che rientra tra le specialità locali è quella preparata con i limoni e condita con olio evo, aglio, peperoncino e menta. Sempre con i limoni vengono preparati diversi dolci, tra cui le lingue di suocera ripiene di crema al limone e i babà al limoncello. Il limoncello o la crema al limone sono ottimi da consumare anche a fine cena.I vini locali sono il Falanghina e l’Aglianico entrambi dal gusto leggero e quindi ideali per accompagnare i sapori della cucina procidana.
Mappa dei ristoranti consigliati
Ecco la mappa dei ristoranti che abbiamo parlato nell’articolo.
Hai da suggerirne altri? Raccontaci la tua esperienza