L’isola di Capri è una delle isole, riconosciuta tra le più belle ed affascinanti al mondo, coi suoi paesaggi suggestivi, il suo mare e le sue spiagge, proiettate sul golfo di Napoli, sono bramate ed invidiate da chiunque decida di veleggiare su di esse.
L’isola nei millenni è stata popolata da antiche tribù e civiltà, all’interno dei suoi abbondanti 10 km², trasformata per essere ben percorribile da ponente verso levante e viceversa, soprattutto greci e romani, creando col tempo percorsi ed itinerari percorribili ancora oggi, restaurati e meglio percorribili.
La Scala Fenicia: da Capri ad Anacapri
Tra i sentieri decisamente più antichi (sec. VII a.C.) da poter collegare al meglio Capri ad Anacapri, è la scala fenicia, che si inerpica sul costone roccioso, dando il modo più efficiente e veloce per il trasporto dell’acqua e delle merci, scalando i suoi 921 gradini. Ad oggi percorrendo questa maestosa scalinata si può godere di un panorama che non stanca mai gli occhi, arricchendo la faticosa scalata di ottimi motivi per godersi ogni momento. Arrivati a circa metà della salita, si trova l’antica cappella eretta in onore di Sant’Antonio di Padova, protettore di Anacapri. Continuando per i gradini si arriva alla Porta della differenza, che ti inoltra verso il centro storico di Anacapri, dove si può ammirare il panorama del porto di Marina Grande, la costa della penisola sorrentina. Dietro di voi, increduli del magnifico panorama appena ammirato, vi troverete all’ingresso della Villa San Michele, appartenuta al medico svedese Axel Munthe, una delle più ambite mete dei turisti; il suo giardino fa parte dell’Associazione Grandi Giardini Italiani. A meno di 100 metri da qui si può trovare l’itinerario per raggiungere la cima del Monte Solaro.
Monte Solaro: panorama dell’isola a 360°
Il Monte Solaro è il punto più alto di Capri, dove si riesce ad ammirare ogni parte dell’isola, a patto che le condizioni meteo ve lo permettano, visto che il Monte detiene il soprannome di “Acchiappanuvole”. Tale nome gli è affibbiato a causa di un fenomeno naturale che crea sul il monte una corana di vapore ai primi raggi di sole. I sentieri che portano alla cima del Monte Solaro sono indicati adeguatamente e non troppo difficili da percorrere, eccetto Il Passetiello, dove la vista mozza il fiato. Se avrete scalato la scala fenicia, e tenete ancora un bel fiato, e soprattutto il desiderio di continuare, potrete arrivare in cima al monte, superando di poco la villa San Michele, percorrendo la via Axel Munthe per circa 2 minuti, sulla sinistra, arriverete all’incrocio con via Monte Solaro, percorrendo in parallelo il bosco di Anginola, raggiungendo la cima in un’ora buona, andando ad agio;
Arrivati sul dorso del monte Solaro sarà facile raggiungere l’Eremo di Santa Maria la Cetrella, cappella costruita intorno al XV sec, si suppone che in principio vi fosse un tempio dedicato alla dea Venere. Questa cappella è facilmente raggiungibile, grazie alle indicazione, per poi poter tornare ai piedi del monte in circa 20 minuti, potendo assaporare un dolce profumo di limoni.
Il passetiello: dalla piazzetta al Monte Solaro
Per quanto riguarda il sentiero del passetiello, il punto di partenza è nella località dei Due Golfi, posto non lontano da La Piazzetta, nei pressi dell’ospedale. Questo itinerario è meglio percorrerlo in salita, visto che il terreno è poco compatto, soprattutto con scarpe non adatte. Arrivati in cima oltre che scoprire una Capri da sogno, sarà molto facile raggiungere gli altri punti turistici che si trovano sul Monte Solaro, rifocillarsi godendosi il panorama, e poi pensare se scendere per un sentiero alternativo oppure decidere di rilassarsi a bordo della seggiovia.
Se si volesse optare per una via comoda e per nulla stancante, ma col prezzo d’utilizzo di 8 €, nel raggiungere la cima, ci sta la possibilità di salirvi in seggiovia, partendo da Anacapri (circa 15 minuti), godendo il paesaggio circostante ed i giardini sottostanti.
Pizzolungo: un sentiero tra la natura caprese
Il Sentiero di Pizzolungo è un percorso, anch’esso antico, ricco di vegetazione e panorami ricoperti dal solo suono delle onde, dando modo al viaggiatore di percorrere una piccola parte della costa caprese. Il sentiero parte da Belvedere Tragara, con un’ampia panoramica dei famigerati Faraglioni, universalemente riconosciuti nel mondo, potendo essere esplorati attraverso un percorso che porta ai loro piedi(circa 15 minuti la scesa), continuando, invece per il sentiero si intravede lo scoglio di Monacone e raggiunta la metà del canalone si potrà intravedere Villa Malaparte, connessa al sentiero da un percorso che permette di raggiungerla e visitarla. Continauando il canalone si incontra la Grotta di Matromania, trasformata in un ninfeum in epoca romana, antico luogo di culto, dove si tenevano cerimonie e sacrifici in nome della dea Cibele, protettrice della natura. Superata la grotta ed avendo percorso circa 1 km e mezzo, si incontrerà una scalinata che sale, che porterà all’ Arco Naturale. Qui, dopo aver ammirato questa maestosa opera della natura, e dopo essersi rinfrescati con una granita, si potrà scegliere se percorrere a ritroso il percorso già fatto, oppure tornando al punto di partenza attraverso le vie di Capri.
Sentiero dei fortini: un ecomuseo di maioliche
Il sentiero dei fortini si trova sul lato di Anacapri ed è il sentiero più lungo dell’isola, che da agli escursionisti la beatitudine di godersi, per intero, la costa occidentale di Capri. particolarità del sentiero è di essere un ecomuseo, primo del suo genere, valorizzando la storia e la natura dell’isola, grazie ad una rete di maioliche. Il sentiero parte dalla Grotta Azzurra, si dirige e termina al faro di Punta Carena, a sud-ovest dell’isola, in un tempo di cammino circa 3 ore.
Questo sentiero è praticamente un museo a cielo aperto, non per niente è stato dichiarato il primo ecomuseo al mondo, dove poter vivere la storia di una Capri in un periodo in cui questo versante dell’isola veniva attaccato da pirati o corsari saraceni. Per fronteggiare tali assalti, vennero costruiti 4 fortini intorno al IX sec: il fotino Orrico, il fortino di Mesola, fortino di Pino ed il fortino del cannone. In ogni fortino vi si troverà una maiolica che racconta la vita del fortino e di quello che ha dovuto fronteggiare. Queste maioliche accompagnano l’escursionista nello scoprire la flora e la fauna che li circonda, accompagnate da didascalia ed una diaposidita artistica.
Per raggiungere questo eccezionale sentiero da Anacapri, in autobus, bisogna scendere al capolinea, direzione Grotta Azzurra. Una volta godutasi la camminata e magari essersi fatti un bagno in uno dei fiordi, si potrà tranquillamente salire sul bus che parte dalla da Faro, che vi riporterà ad Anacapri.