Acqua cristallina, verdi giardini termali e tanta cultura: questo è Ischia, una delle isole flegree, che si erge nel golfo di Napoli. Questa terra, ricca di reperti archeologici, è stata per anni dimora del popolo greco e di quello romano ed ha ispirato autori come Eugenio Montale, Elsa Morante, Pablo Neruda, Friedrich Nietzsche, Pier Paolo Pasolini. E tanti altri.
Date le sue bellezze territoriali, Ischia si mostra come luogo perfetto per una vacanza che alterna relax ed escursioni geo-culturali. Per conoscere qualcosa di più in merito alla città vi proponiamo uno zoom sui luoghi da vedere all’isola di Ischia, una mappa dettagliata delle cose da fare per poter dire di averla vissuta a 360°.
Le spiagge da non perdere
Partiamo dal primo elemento che ogni turista cerca quando va in vacanza su di un’isola: delle sconfinate spiagge sulle quali distendersi per scacciare via lo stress e le preoccupazioni accumulate durante l’anno.
Spiaggia della Chiaia
Tra i luoghi da vedere all’isola di Ischia c’è la spiaggia della Chiaia, forse la più ampia distesa di sabbia e mare del luogo. Si trova nella località di Forio d’Ischia, a pochi metri dal centro storico della città, probabilmente per questo è quasi sempre affollata. Tra i motivi per cui questa spiaggia è da visitare c’è il suo ingresso in acqua: dei sassi tondeggianti, su cui è comodo passeggiare, accompagnano il bagnante per metri e metri, fino a quando l’acqua diventa più profonda. Non si tratta di un dettaglio trascurabile, in quanto la presenza delle pietre rende l’ingresso in acqua graduale: dato il peso dei sassi, difficilmente si andranno a creare dei gradini naturali sotto i nostri piedi.
Cava dell’isola
Un altro tra i luoghi da vedere all’isola di Ischia è la Cava dell’isola. Anch’essa ubicata a Forio, questa spiaggia è completamente libera ed è caratterizzata da una sabbia molto spessa e dal fondale che diventa profondo già a pochi passi dalla riva. Aspetto estremamente rilevante è la limpidezza dell’acqua, che risulta essere sempre estremamente pulita. Prima di arrivare sulla spiaggia bisogna percorrere molti scalini, ma ne vale davvero la pena. Una volta giunti al mare vi troverete in un luogo incantevole, circondato dal mare e da promontori rocciosi.
Spiaggia dei Maronti
La spiaggia dei Maronti non è da meno rispetto alle precedenti due alternative di cui abbiamo parlato. Si trova nel comune di Barano e per arrivarci bisogna salire a bordo di una barca, con partenza dal Borgo di Sant’Angelo d’Ischia. Sulla spiaggia dei Maronti la sabbia è meno spessa di quella di Cava dell’isola, ma non per questo risulta fastidiosa. L’acqua è cristallina, di un bel verde smeraldo, e, se avrete la fortuna di avere l’ombrellone nel posto giusto, potrete beneficiare dell’ingresso in mare delle sorgenti termali di Cavascura.
Baia di San Montano
Un altro luogo magico è la Baia di San Montano, sita nel comune ischitano di Lacco Ameno. Nata all’interno di un’insenatura, la spiaggia presenta una sabbia molto sottile e dei fondali bassissimi per chilometri. Anche qui l’acqua è pulitissima. All’interno dello stabilimento balneare sono organizzate diverse attività ed è possibile noleggiare attrezzature per sport acquatici.
Le terme e sorgenti naturali
Se andate ad Ischia vi consigliamo di inserire nel vostro programma almeno una giornata ai Giardini Termali Poseidon, oppure in quelli Afrodite – non sono da meno neanche le Terme di Castiglione, Eden e Tropical, il Negombo, Bagnitiello e Cavascura. Il punto forte di questi luoghi, tutti molto lussuosi, è che quasi ognuno di essi racchiude splendidi giardini, piscine, spiagge private e terme. Per non parlare dell’enorme varietà di servizi tra cui potrete scegliere: percorsi benessere, saune, trattamenti con i fanghi, massaggi di ogni tipo…
in pratica, trascorrendo un giorno in uno dei luoghi sopra elencati vi sarà impossibile non ritornare a casa perfettamente rilassati.
Baia di Sorgeto
Un’alternativa più economica rispetto ai giardini termali è rappresentata dalla Baia di Sorgeto: un’oasi termale a cielo aperto che sorge nella frazione di Panza. In questo luogo, a cui si accede attraverso oltre 200 scalini, è possibile beneficiare gratuitamente di sorgenti di acqua termale calda che hanno origine direttamente dal sottosuolo marino, miscelandosi con l’acqua del mare. L’unica controindicazione di questo posto è la folla presente ad ogni ora del giorno, ma lo spettacolo naturale che potrete osservare dopo aver trovato posto per il vostro telo da mare vi farà dimenticare il bisbiglio di fondo.
Sorgente di Nitrodi
A Barano d’Ischia sorge invece la Sorgente di Nitrodi, antica fonte di acque termali che venivano considerate curative già dagli Antichi Greci. Oggi il Ministero della Salute ha dichiarato che le acque della Sorgente di Nitroidi sono le uniche dell’Isola di Ischia che possono essere anche bevute, risultando terapeutiche per la depurazione dei reni, per la riduzione dell’acido urico e per curare disturbi come la gastrite e l’ulcera. Esse contengono infatti: sodio, calcio, potassio, cloro, zolfo e carbonio.
Da non sottovalutare, infine, le Terme di Cavascura: i greci erano soliti frequentare anche questo luogo e lo consideravano addirittura sacro. Non è un caso, infatti, che nei pressi delle Terme di Cavascura – sempre ubicate nel comune di Barano – siano stati ritrovati numerosi resti di templi e cappelle.
In questo luogo sarà possibile immergersi sotto una suggestiva cascata, presente da millenni, e fare una sauna naturale. Interessante sapere che con il fango termale di Cavascura sono state realizzate diverse creme cosmetiche.
Attrazioni culturali
Sull’isola di Ischia non si può dire di certo che manchino le attrazioni culturali. Menzionarle tutte non è semplice, per questo ci limiteremo a parlare soltanto del Castello Aragonese, uno dei simboli della città, e della chiesa di Santa Maria del Soccorso.
Il Castello Aragonese
Il castello prende il suo nome da Alfonso V d’Aragona, è stato edificato poco dopo la metà del Quattrocento su di un isolotto poco distante dall’antico Borgo di Celsa, attualmente noto col nome di Ischia Ponte. E’ curioso, ed allo stesso tempo affascinante, sapere che l’unico modo per accedere al castello è quello di attraversare un ponte in muratura lungo 220 metri – quello che lo collega, appunto, all’Isola Ponte – ed entrare attraverso un traforo praticato nella roccia. A progettarne l’ingresso fu proprio Alfonso V d’Aragona: in precedenza si poteva entrare nel castello soltanto via mare, raggiungendolo in barca.
Santa Maria del Soccorso
La chiesa si erge invece su un promontorio del comune di Forio d’Ischia. Tutta colorata di bianco, questa costruzione, di dimensioni ridotte, racchiude in sé un ricco bagaglio di storia: al suo interno è possibile ammirare diversi stili architettonici. A desiderarne la costruzione fu Sant’Agostino, nel 1350, anche se nei secoli la chiesa è stata diverse volte restaurata. Sono del Settecento, ad esempio, le maioliche visibili nell’ingresso della basilica e l’edicola votiva dedicata alla Madonna delle Grazie, presente sul terrazzo panoramico della chiesa. La cupola risale invece al 1854. L’intera struttura è stata rimpicciolita in seguito al terremoto del 1883.
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